BLITZ #3/ABITARE
26 maggio 2013 – ore 17.45
c/o Parco della Tesoriera
Corso Francia 186, Torino
Progetto in collaborazione con
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA
e con il contributo di CIRCOSCRIZIONE III E IV della Città di Torino
Trilogia dell’Abitare 3.1
BLITZ – Laboratorio di Teatro Urbano
BLITZ#3/ABITARE
con: Alessandra Camozzi, Roberto Codovilla, Claire Dubos, Consolata Galleani D’Agliano, Concetta Morgana, Cristiana Quario.
e con : Elisabetta Rassu e Chiara Vallini
Eccoci giunti alla fine del nostro percorso.
Domenica 26 maggio avrà luogo l’ultimo dei BLITZ previsti che si concentrerà sul concetto di ABITARE: dopo il LASCIARE e il CERCARE il gruppo di lavoro si cimenterà nell’ultima improvvisazione corale nel tentativo di immergersi nel luogo ospite per provare ad abitarlo.
Ma cosa può significare veramente abitare un luogo? Occupare un luogo, popolarlo, riempirlo, soggiornarvi, viverci…Quello che il progetto “BLITZ – Laboratorio di Teatro Urbano” ha cercato di attuare in questi tre mesi di intenso lavoro è una sorta di ‘invasione creativa’ nel tentativo di risvegliare alcuni luoghi della città per mantenerli vivi e per trasformarli lasciando un segno e aprendo una possibilità. Un atto d’amore verso la città, che si nutre dell’energia di chi la abita per assumere la giusta forma e per riempirsi di vita, di idee e di partecipazione.
L’appuntamento è alle ore 17.45 di Domenica 26 Maggio, presso l’entrata del Parco della Tesoriera a Torino, in Corso Francia 186.
Per informazioni: info@teatroneo.it / 3281084714
“BLITZ-Laboratorio di Teatro Urbano” è un progetto creato e condotto da Chiara Vallini, che coinvolge un gruppo di cittadini in un’esperienza creativa mirata ad esplorare in un modo totalmente nuovo ed extraquotidiano alcuni luoghi della propria città particolarmente significativi dal punto di vista architettonico, sociale ed ambientale.Il teatro diviene uno strumento per agire con modalità differenti sul territorio, per trasformare luoghi estranei in luoghi d’appartenenza, in spazi da abitare.
Parte integrante e fondamentale dell’evento performativo è l’intervento della fotografa Elisabetta Rassu che permette di catturare l’attimo che racchiude in sè tutta la pienezza dell’azione compiuta: un’esperienza di sentimento che attraverso il passaggio teatrale viene a creare nei luoghi prescelti dei pieni e dei vuoti, che rimarranno in questi posti atti a manifestare l’importanza della vita che passa e crea, trasformandoli in spazi di condivisione, dando inizio così ad un nuovo modo di concepirli nel tempo.